ROTTAMAZIONE CARTELLE: pochi giorni ancora per aderire

Ormai lo sanno anche i muri: le cartelle esattoriali si possono rottamare. Ma per fare ciò si deve seguire un particolare iter che, per chi non è molto pratico in materia di tributi e cartelle esattoriali, potrebbe rivelarsi un po’ ostico. Inoltre l’imminente scadenza per presentare la richiesta di adesione, complica ulteriormente le cose. Vediamo nello specifico cosa e come fare….

 Cos’è la rottamazione?

La Legge n. 225/2016 pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 282 del 2 dicembre 2016 ed entrata in vigore il 3 dicembre u.s., prevede all’art. 6 una definizione agevolata (nel linguaggio comune detta anche “rottamazione”) per i carichi inclusi in ruoli e/o affidati all’Agente della Riscossione dal 2000 al 2016. Questo significa che non tutte le cartelle possono essere automaticamente rottamate, ma è bene verificare o in alternativa farsi assistere da un professionista.

 

Quali ruoli si possono rottamare?

La definizione agevolata riguarda tutti i carichi affidati all’Agente della riscossione dal 2000 al 2016, tranne quelli espressamente esclusi dalla norma, e cioè: iva sulle esportazioni, recupero aiuti di Stato, crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei Conti, multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna. Le multe per violazioni al Codice della Strada restano escluse dalla sanatoria generale, ma non saranno più dovuti gli interessi.

L’Agente della riscossione (per la Sicilia, Riscossione Sicilia S.p.A.) invierà al contribuente, entro il 28 febbraio 2017, una comunicazione per posta ordinaria sulle somme che le sono state affidate entro il 31 dicembre del 2016 e che a tale data non risultano ancora notificate.

Cosa si paga e cosa si risparmia?

Con la definizione agevolata si pagano l’imposta, gli oneri di riscossione, i diritti esecutivi e di notifica, mentre le voci che non devono essere pagate riguardano le sanzioni per il mancato pagamento, gli interessi di mora e gli interessi di maggiore rateazione. Chi già usufruisce di una rateazione può comunque decidere di aderire alla sanatoria a condizione che siano effettuati tutti i versamenti previsti al 31 dicembre 2016. In tal caso la definizione agevolata riguarderà solo le somme dovute per le rimanenti rate e quanto già in precedenza versato rimane definitivamente acquisito e non è rimborsabile.

Quando scade la possibilità di rottamare?

Entro il 31 marzo 2017 il contribuente che vuole aderire a tale opportunità può presentare la dichiarazione di adesione alla definizione agevolata presso gli Sportelli dell’Agente della riscossione o inviarla tramite PEC/Email. Vi raccomandiamo sempre di farvi seguire da un professionista, per evitare errori di compilazione e per calcolare correttamente l’importo da pagare.

A rate o in unica soluzione?

Si potrà scegliere, all’atto della domanda, se versare il dovuto in unica soluzione o in un massimo di cinque rate: la legge di conversione al decreto prevede che le prime tre rate dovranno essere versate nei mesi di luglio, settembre e novembre 2017, la quarta e la quinta in quelli di aprile e settembre 2018. L’Agente della riscossione, entro il 31 maggio 2017 comunicherà l’ammontare complessivo da pagare e la scadenza delle rate.

Il pagamento potrà essere effettuato mediante domiciliazione sul conto corrente, tramite i bollettini RAV allegati dall’Agente della riscossione alla suddetta comunicazione, oppure direttamente agli sportelli dell’Agente stesso.

IMPORTANTE: Chi non paga anche solo una rata, oppure lo fa in misura ridotta o in ritardo, perde i benefici della definizione agevolata previsti dalla legge, ciò significa che il debito originario verrà nuovamente formato comprendendo sanzioni ed interessi. Gli eventuali versamenti effettuati saranno comunque acquisiti a titolo di acconto dell’importo complessivamente dovuto.

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